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SPIRITUALIA' ALLE CINQUE TERRE - CODICE VIAGGIO: CAPPUCCINI

MONTEROSSO: esperienza francescana nel Convento dei Cappuccini

 

Il Convento dei Frati Minori Cappuccini di Monterosso al Mare è stato fondato fra il 1618 e il 1619; è costruito in un territorio patrimonio dell’Umanità del sito Unesco ed è uno tra i più interessanti complessi architettonici e storico-artistici delle Cinque Terre. Richiama annualmente un gran numero di visitatori. L’edificio racchiude importanti opere d’arte, è un luogo di particolare culto e devozione da parte della popolazione del territorio.

 

Il Convento dei Cappuccini di Monterosso

 

Considerata la sua posizione di alta suggestione che domina dal Colle di San Cristoforo (luogo d’insediamento dell’antico Castello da cui ha origine il borgo) il Convento è visibile da tutte le Cinque Terre e si colloca come un forte elemento di attrazione per i turisti considerato anche l’alto valore storico e artistico dei tesori d’arte che esso contiene: si ricordano la Chiesa seicentesca in stile cappuccino con altare e coro in legno, le sue opere d’arte (fra cui la “Crocefissione” tradizionalmente attribuita al pittore fiammingo Antoon Van Dyck e il “San Girolamo penitente” di Luca Cambiaso), il refettorio a volte con “La Veronica” attribuita a Bernardo Strozzi, il convento che ha mantenuto tutte le caratteristiche tipologiche di un tempo cui si aggiunge il panorama sublime che da esso si può contemplare.

 

Il Convento viene citato su tutte le guide storico-artistiche del territorio sia italiane che internazionali e insieme alle Cinque Terre rientra nel patrimonio dell’Unesco. Fu iniziato nel 1618-19, mentre la Chiesa venne consacrata qualche anno dopo. Fu edificato grazie all’intervento e al finanziamento della nobile e poco studiata famiglia Squarciafico di Genova che aveva possedimenti anche in Spagna e il cui artefice divenne in seguito padre Francesco e intraprese la carriera all’interno dell’Ordine. L’edificio risultava costituito da 12 celle più gli ambienti comunitari, con orti su più livelli, chiesa e sagrato. I frati cappuccini hanno sempre seguito da vicino le sorti del borgo e sono stati di insostituibile aiuto sia spirituale che concreto.

 

Nel XIX secolo malgrado la popolazione insorgesse, il convento venne chiuso per effetto delle leggi napoleoniche: il fermo avvenne nel gennaio 1810 quando nel convento erano presenti anche numerosi farti di origine monterossina, alcuni di essi presero dimora nel borgo e poterono così continuare a custodire la chiesa. Nel 1816 una parte del convento viene restituita ai frati. Ma la pace claustrale dura solamente un cinquantennio: nel 1867 il complesso venne nuovamente chiuso per effetto delle leggi sabaude, per evitare lo smembramento gli orti vennero comprati da Pietro Benvenuto di Monterosso ed il convento venne rilevato dal reverendo Giuseppe Policardi di Monterosso che vi abitò, con l’intento di farvi ritornare i frati. Il convento fu riaperto nel 1895 dalla stessa congregazione che l’aveva fondato portando avanti un lungo percorso di devozione e di vicinanza alle popolazioni locali.

 

Nell’ultimo decennio del XX secolo la Congregazione chiuse il convento per mancanza di religiosi e in seguito diede in gestione la struttura. Dal 2006 il Convento è tornato alla Provincia dei Frati Minori Cappuccini di Genova con un progetto spirituale di accoglienza e di valorizzazione culturale e sociale.

 

Primo luogo del cuore in Italia – Censimento del FAI 2014

 

Nel 2014 il Convento di Monterosso ha partecipato alla campagna “I luoghi del cuore” del Fondo Ambiente Italiano posizionandosi primo a livello nazionale con oltre 110.000 segnalazioni, un numero fino ad oggi mai raggiunto e costituito da persone italiane e di tutto il mondo. Il primato ha permesso di ottenere un contributo per le opere di rifacimento a seguito dell’alluvione che ha interessato le Cinque Terre nel 2011 e in particolare ha portato molta attenzione dal punto di vista mediatico attraverso articoli, programmi tv, radio e il coinvolgimento di personalità famose.

 

Visita guidata al convento

 

Il percorso comprende i principali ambienti del convento: lo scaldatoio, il chiostro, il refettorio, la scala santa, i terrazzi da cui si ammirano sia l’orto e il giardino del convento che il panorama delle Cinque Terre si visitano inoltre il coro e la chiesa.